Venerdì 22 febbraio – ore 19,30 – Calypso Sport organizza presso Circolo Sportivo Maximo Green – Via Casal Boccone, 283 – Roma (incrocio via della Bufalotta)
L’evento è gratuito ma è necessario prenotare inviando una mail a info@calypsosport.it oppure aderendo all’evento Facebook (se siete “amici” di Calypsosport)
Un incontro per presentare a tutti – subacquei e non – quelle tracce del nostro passato che si trovano sotto il livello del mare. Si associa generalmente l’archeologia subacquea ai relitti ma molti altri sono i contesti archeologici che possiamo incontrare o visitare lungo le coste italiane durante le nostre immersioni.
Un occasione quindi per imparare a riconoscere e a rispettare tutti quei piccoli frammenti di storia che giacciono troppo spesso abbandonati nei nostri fondali.
Grazie alle tecniche subacquee gli archeologi hanno potuto così contribuire alla ricostruzione della nostra memoria: relitti, porti, ville marittime e peschiere sono il segno tangibile non solo della tecnica navale e ingegneristica raggiunta in epoca romana ma anche di costose mode diffuse tra l’aristocrazia del tempo.
Alessandra Benini si è specializzata nel 1982 in ricerche archeologiche subacquee e svolge attività di collaborazione sul campo e di studio presso varie Soprintendenze Archeologiche (per Etruria Meridionale, per Napoli e Caserta, per Salerno Avellino e Benevento, per la Basilicata, di Caltanissetta). Gli interventi
effettuati riguardano i siti sommersi di Miseno, Baia, Bacoli, Pozzuoli, Ischia, Torregaveta, Napoli, Sorrento e Maratea S. Marco di Castellabate, Sapri, Fuenti; i relitti di Montalto di Castro, di Bolsena, di Punta Licosa, di Gela I e di Gela II. Collabora inoltre con l’Università degli Studi della Tuscia (studio della peschiera di Miseno); con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (progetto “Antiche strutture costiere romane e preromane come indicatori di tettonica attiva recente”) e con la Stazione Zoologica A. Dorhn per un programma di ricerca nelle aree del “Parco Sommerso di Baia” e del “Parco Sommerso della Gaiola”. Ha coordinato numerosi interventi di archeologia preventiva sia diretti che strumentali in occasione di opere pubbliche marittime tra cui il gasdotto Italia –Libia a Gela, l’ ampliamento del porto moderno di Pozzuoli, porti turistici e ormeggi stagionali e messa in opera di barriere frangiflutti. Dal 2010 insegna Archeologia Subacquea presso l’Università della Calabria.